Pazienti oncologici: verso la semplificazione burocratica per facilitarne i diritti
In Italia ci sono circa 3,6 milioni di persone (il 5,7% della popolazione) che vivono con una diagnosi di tumore (fonte AIRC). Per rendere più agili e rapide le valutazioni, gli accertamenti e la gestione delle relative informazioni, INPS e Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) hanno sottoscritto un accordo per il rilascio del COTI (il Certificato Oncologico Telematico Introduttivo) da parte di chi fa la diagnosi.
Un protocollo operativo già adottato in diverse aziende ospedaliere di varie regioni che, grazie a questo accordo, viene esteso a livello nazionale con evidenti vantaggi per i pazienti. Dalla riduzione dei tempi di latenza tra la diagnosi e l’accertamento in pazienti con gravi patologie e a volte aspettative di vita breve; alla completezza e precisione delle informazioni cliniche per l’accertamento da remoto da parte delle commissioni.
Le esperienze di utilizzo del COTI dimostrano che l’agevole disponibilità di questo Certificato riduce il numero di revisioni e contenziosi senza maggiore impegno di risorse umane o economiche. Si sono infatti osservati: un aumento annuale del 10% delle domande di disabilità/nuove diagnosi di cancro; la riduzione del tempo intercorso tra diagnosi e presentazione domanda da una media di 121 giorni a 67 giorni; la valutazione del 100% dei pazienti entro 15 giorni e una netta riduzione del numero di riesami.
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