Spettacoli dal vivo: la ripresa di quest’estate e il Fondo Artisti INPS
Dopo due anni di grandi difficoltà anche per il settore degli spettacoli dal vivo, colpito dalle restrizioni imposte dal Covid-19, il Paese vive un’estate più serena.
Nella stagione più vocata a questo tipo di eventi, fioriscono ovunque numerose iniziative anche per recuperare ciò che non si è potuto svolgere gli anni scorsi. E lo spettacolo dal vivo è un volano importante per il turismo, l’economia e il lavoro locale dei territori interessati. Come ricorda anche “Il Sole 24 Ore” nell’articolo del 17 giugno scorso “Puglia pronta all’estate: musica dal vivo e turismo come prima del Covid” di Domenico Palmiotti.
Per il settore sono state attivate misure di sostegno di vario genere e con vari risultati. Ma c’è da considerare che, oltre gli aiuti, questa filiera vive del contatto diretto con il pubblico. Oltre l’emergenza Covid, INPS attraverso il Fondo Artisti PSMSAD, di cui abbiamo già scritto più volte, è da anni attivo nella promozione dei giovani artisti.
In riferimento a quest’estate, segnaliamo alcuni interventi di finanziamento a iniziative culturali di rilievo. Oltre al “Festival del Torto in Sicilia”, citiamo altri tre eventi di ampio respiro artistico e culturale. Agli inizi di agosto si è svolta ad Alvito, in provincia di Frosinone, la quinta edizione di “Castellinaria”. Una “festa pop” che ha visto la cittadina e il Castello di Cantelmo farsi palcoscenici di un’offerta diversificata tra laboratori, incontri/dibattito, spettacoli di teatro e danza, concerti. Alla ricerca di risposte sul futuro. A Tarquinia e Tuscania, invece, dalla fine di luglio e per un mese, va in scena “Etruria Musica Festival”. Undici concerti di vario genere, di cui dieci gratuiti, con nomi di rilievo – tra classica, jazz, pop e lirica – e in luoghi affascinanti. Infine, sui Monti Peloritani, chiamati affettuosamente dai locali “le colline messinesi” si svolge, a inizio settembre, il “Piccolo bosco festival”.
Una proposta originale per dare allo spettacolo teatrale palcoscenici insoliti oltre ai teatri di città. Tutte queste sono iniziative consolidate nel tempo, espressioni creative altamente diversificate, segnali di tensione verso un futuro migliore. Il Covid ha certamente rallentato lo spettacolo, ma non l’ha fermato. E INPS c’è.
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