Sicurezza informatica, Tridico: “La spesa in sicurezza non è un costo ma un investimento”
In Italia l’84,3% della popolazione totale è utente della rete Internet e vi trascorre mediamente 6 ore e 9 minuti al giorno (nella fascia d’età 16/64 anni). Questi dati, tratti dal documento annuale “Digital 22 – Global Overview Report” (We Are Social – Hootsuite), evidenziano sinteticamente la penetrazione del web nelle nostre vite quotidiane. Informazione, intrattenimento, corrispondenza, gioco sono tra i principali motivi d’utilizzo; ma crescono esponenzialmente anche i rapporti con la PA, con le banche, la sanità, gli enti previdenziali e tanti altri interlocutori che prevedono la trasmissione di dati sensibili.
Se cresce la preoccupazione di attacchi informatici rivolti contro i cittadini, ancora più significativa è quella per le istituzioni e le aziende. La sicurezza informatica è stata al centro della quinta conferenza nazionale “Privacy e Cybersecurity: stato dell’arte, sistemi di difesa e resilienza”, organizzata dall’Università degli Studi Tor Vergata con il patrocinio INPS. Nella sede romana dell’Istituto di Palazzo Wedekind si è svolto l’incontro in presenza, trasmesso anche in streaming, nel quale il presidente Tridico ha affermato: “Viviamo in un’epoca in cui è sempre più importante considerare la spesa in sicurezza informatica, così come la spesa in sanità, un investimento e non un costo. Come Inps siamo stati, sfortunatamente, uno dei primi enti pubblici ad aver subito, il primo aprile 2020, un attacco che ha provocato disfunzioni per i cittadini e che per fortuna abbiamo superato, soprattutto grazie a un investimento importante in questa direzione. È un investimento – continua Tridico – non solo per l’Inps ma per il Paese. L’Inps gestisce dati del 90% degli italiani e vuole farlo in modo irreprensibile, rispettoso della privacy, ma anche mettendo a disposizione della comunità scientifica le informazioni per ricerca e fini istituzionali”.
All’evento sono intervenuti specialisti del settore con alcuni dei player istituzionali e aziendali più impegnati in tema di cybersecurity; approfondendo così le misure per una strategia nazionale e operativa, per individuare risposte generali e di sistema nella digitalizzazione innovativa e favorire una prospettiva comune nelle soluzioni per sistemi di difesa integrati.
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