Innovazione INPS: il rapporto con l’utente al centro della trasformazione digitale. Lo dicono anche Alexa e Google Assistant
“Alexa apri INPS Notizie” o anche “Ok Google, parla con INPS Notizie”. I due più diffusi assistenti digitali vocali diventano anche portavoce delle novità relative all’Istituto. Installando “INPS Notizie” sullo smartphone tramite app è possibile ascoltare le news e i comunicati dell’Istituto in ordine cronologico (dal più recente al meno recente), effettuare ricerche per testo e filtrare notizie e comunicati per data. Un ulteriore passo in avanti di maggiore prossimità verso la più ampia platea di destinatari.
Il recente periodo di lockdown, dovuto alla pandemia, ha dato una sensibile accelerazione ai processi di trasformazione digitale dell’Istituto verso una continua semplificazione dei rapporti con l’utenza. Per modificare tali rapporti sono stati attivati 126 progetti destinati a migliorare la quotidianità del lavoro di contatto, intervenendo su 70 servizi INPS.
Il presidente Tridico ha colto l’occasione per fornire questi numeri in tema di innovazione, a margine della partecipazione a un convegno sulla digitalizzazione della PA. Nella fase più acuta di restrizione della mobilità dovuta al Covid-19, ha comunicato Tridico, il 92% dei dipendenti INPS ha lavorato in smart working “con una performance di produttività molto alta”. Se prima della pandemia ogni anno si recavano agli sportelli fisici 6/7 milioni di persone e le telefonate ricevute erano circa 20 milioni, ora le telefonate sono raddoppiate mentre gli sportelli fanno registrare 2 milioni di presenze annue.
INPS è impegnato anche in ottica di digital divide, nell’affrontare le difficoltà di accesso ai servizi informatici, e per questo considera fondamentali gli intermediari sul territorio come patronati, comuni e associazioni del terzo settore.
Sul fronte dei call center, l’internazionalizzazione si sta completando in questo periodo con tremila operatori che rappresentano l’interfaccia con l’esterno anche della nuova società 3-I di cui abbiamo già parlato. Le prossime assunzioni, conclude infine Tridico, porteranno il personale a 30mila persone consentendo all’Istituto di reinternalizzare competenze tecnologiche affidate all’esterno.
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