Competenze digitali: il progetto ideato da INPS è realizzato con l’OCSE e la DG Reform della Commissione europea
L’OCSE è l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, a cui aderiscono 36 Paesi di tutto il mondo, che ha la missione di promuovere politiche che migliorino il benessere economico e sociale dei cittadini.
La DG Reform è la direzione generale per il Sostegno alle riforme strutturali che aiuta i Paesi UE a progettare e attuare le riforme strutturali da realizzare per favorire la creazione di posti di lavoro e la crescita sostenibile. Insieme hanno riconosciuto la validità del progetto ideato da INPS, che ha l’obiettivo di rafforzare la capacità amministrativa dell’Istituto sostenendone lo sviluppo delle competenze digitali e di una “mentalità digitale” (fatta di conoscenze ed esperienze oltre il mero utilizzo delle tecnologie) dei suoi funzionari, in modo da migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti. Tre numeri su tutti possono offrire un primo scenario di riferimento per comprendere l’impatto che il progetto INPS avrà sui cittadini italiani.
Come indica il Rapporto Annuale 2021 dell’Istituto, sono quasi 26 i milioni di lavoratori assicurati, 21 i milioni di pensioni erogate e il portale INPS registra oltre 1,2 milioni di accessi. Nel recente convegno di presentazione del progetto, Giulia Porino, Policy officer della DG Reform, ha dichiarato: “Ciò che immediatamente colpisce [del progetto, ndr] è la dimensione e il ruolo che ricopre l’Istituto in Italia. Un altro punto per noi molto importante è l’allineamento con le priorità europee come la parte nazionale del Pnrr che tocca proprio la digitalizzazione dell’Inps”. Giuseppe Conte, Direttore centrale Formazione, sviluppo e risorse umane dell’Istituto, in un’intervista a CorCom ha affermato: “Siamo un ente paperless, che rilascia i propri servizi mediante canali digitali. Che i dipendenti abbiano competenze digitali adeguate è una precondizione per consentire a Inps di essere sempre più efficace ed efficiente, e per questo scopo vengono organizzate una serie di attività formative. Non si tratta soltanto di saper utilizzare i nuovi strumenti, ma anche di partecipare alla progettazione di nuovi servizi. Su questa base si innesta la voglia di dare vita a modelli di formazione innovativi: di corsi “tradizionali” a distanza attraverso le piattaforme di e-learning ne mettiamo in campo tanti, e superando ormai l’organico di 25mila persone i percorsi d’aula sarebbero improponibili”.
Innovazione tecnologica, digitalizzazione dei servizi, formazione e crescita del personale, sono tutti percorsi articolati e collegati di sviluppo che INPS ha intrapreso da tempo e che vengono raccontati anche in questo sito. Sempre nell’ottica di evidenziare la più ampia utilità per tutti.
Categorie
l'Italia del noi
Innovazione
Inclusione
Salute
Cultura
Iniziative
Articoli correlati
Trasparenza degli appalti: la piattaforma MoCoa dell’INPS tutela aziende e lavoratori
Il governo italiano spende circa 160 miliardi di Euro l’anno in appalti pubblici, ossia il 10,4% del PIL nazionale,...
SIRIO: un sistema visivo di design grafico per parlare chiaro a tutti
Il lungo periodo della pandemia, tra tanti problemi per il Paese, ha comportato anche effetti positivi. Ad esempio,...
PNRR: previdenza UE senza frontiere
L’investimento per la trasformazione digitale dell’Italia è stimato nel 27% delle risorse che il PNRR destina al...