Violenza sulle donne: le iniziative INPS nella Giornata Internazionale di contrasto al problema
I numeri forniti da ISTAT lo scorso agosto su questo problema sono drammatici pur riguardando solo un aspetto limitato di misurazione del problema, quello delle telefonate al numero di pubblica utilità 1522. E quello di rivolgersi a questo numero è il primo di tre consigli che diamo in questo articolo.
Nei primi tre mesi del 2022, oltre il 61,4% delle vittime dichiara che le violenze vengono subite da anni. Un dato in aumento sia rispetto al trimestre precedente (56,7%) sia allo stesso trimestre del 2021 (53,7%). Passando alla questione ancor più tragica dei femminicidi, nel nostro Paese, solo nel 2022 sono già 77, in pratica uno ogni tre giorni. Ben 42 di questi per mano dei partner o di ex. La convivenza forzata durante il lungo periodo di lockdown, dovuto alla recente pandemia, ha peggiorato molto la situazione. Occorre mettere in campo tutte le azioni possibili in ogni direzione e INPS già da anni è attivo sia sul fronte previdenziale sia su quello della sensibilizzazione sociale dei cittadini.
Quest’anno la celebrazione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, da parte di INPS si svolge su un calendario molto più ampio rispetto alla singola giornata. Ogni venerdì di novembre (4, 11, 18, 25), dalle 18 alle 19, sono organizzati quattro appuntamenti online promossi dal Museo del Risparmio di Torino, in collaborazione con gli Stati generali delle Donne e il CUG dell’INPS, intitolati “Non più vittime. Imparare a riconoscere le diverse forme di violenza di genere”. Nelle giornate 16, 17 e 18 novembre all’ingresso della Direzione generale di Roma sarà allestita una mostra fotografica di autori vari a cura dell’Associazione Ikonica, intitolata “Sei bella da morire”.
Il 25 novembre, alle ore 12, tutto il personale dell’Istituto osserverà un minuto di silenzio, di raccoglimento e di riflessione per ricordare le numerose vittime della violenza di genere. La frequenza di atti di violenza sulle donne nelle cronache quotidiane impone di ricordare anche ogni forma di tutela disponibile.
A tale proposito riferiamo due diversi modi di segnalare a terzi la violenza in corso: il primo è il gesto internazionale della mano della donna che mostra il palmo aperto a chi si sta chiedendo aiuto, portando il pollice all’interno della mano e coprendolo poi con le altre quattro dita ripiegate. Il secondo, a carattere maggiormente domestico, è la telefonata al 112 con la richiesta di una pizza a domicilio, in modo da ingannare l’aggressore ma non le forze dell’ordine preparate a questo aiuto in codice. Ecco gli altri due consigli oltre alla chiamata al numero 1522 sopra citata. Sembrano piccole cose, ma in caso di emergenza possono fare una grande differenza.
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