OrientaSud 2022: INPS firma l’in-formazione previdenziale dei giovani

OrientaSud, Il Salone delle Opportunità nato nel 2000 dall’iniziativa di un gruppo di studenti universitari e di giornalisti, ha appena celebrato la sua edizione 2022. Con la partecipazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, insieme ad Anpal e INPS presente già da anni (ne accenniamo anche in questo sito).

L’evento ha avuto un grande successo di partecipanti e un’unica pecca, indipendente però dalla buona volontà di chi lo ha organizzato: la modalità di partecipazione possibile unicamente in via telematica ai vari convegni, workshop, laboratori del programma. Un segno anzi del senso di responsabilità degli organizzatori e dei giovani in generale che tengono alla propria salute così come al proprio futuro. In Italia, la maturità 2022 è stata affrontata da 488.965 studenti; provenienti per il 51% dai licei, per il 31,7% dagli istituti tecnici e per il restante 17,3% da quelli professionali (330mila di questi si sono poi immatricolati nelle università). Sommando gli studenti delle statali e delle paritarie di secondo grado in Italia questa fascia di popolazione studentesca conta un totale di 2.778.053 iscritti (tutti dati del Ministero dell’Istruzione). E se la preoccupazione maggiore del lavoro ce l’hanno gli studenti più grandi o al termine del ciclo di studi, nel target di OrientaSud anche gli studenti delle prime classi secondarie hanno fatto sentire la propria presenza.

Un target di grande interesse per INPS, impegnato a portare avanti il discorso della formazione previdenziale e del prossimo ingresso nel mondo del lavoro. L’Istituto, ha firmato il webinar dal titolo “INPS con le scuole: in-formazione previdenziale per i giovani cittadini”. Argomento introdotto dalla breve presentazione che recita: “La protezione previdenziale nel lavoro per i giovani: perché incontreranno INPS, cosa vi troveranno; quali tutele ci sono dietro ai contratti che maggiormente coinvolgono i giovani lavoratori, e quali le protezioni previdenziali nel lavoro tra Italia e estero”. Insomma, rovesciando un celebre proverbio popolare, possiamo affermare in questo caso che è da giovani che si impara a diventare vecchi.