Lavoro precario: call center e spettacolo, due settori in cerca di rilancio
A unire due mondi così apparentemente distanti ci ha pensato recentemente il sindacato della Slc Cgil Napoli e Campania nel proprio congresso di Napoli. Con il claim “Il lavoro crea il futuro” il congresso, oltre a vedere il rinnovo degli organismi sindacali, è stato anche un’occasione per focalizzare il tema della precarietà con particolare attenzione all’occupazione nelle aziende di call center e nelle imprese operanti nel mondo dello spettacolo dal vivo. Per le prime, in Italia si contano circa 2000 aziende che impiegano 23mila lavoratori; mentre per le seconde i dati del 2021 parlano di oltre 300mila addetti divisi in varie tipologie.
Alle due giornate di lavori hanno partecipato autorevoli rappresentanti della PA, e vertici di imprese private a livello nazionale e locale. In particolare, alla tavola rotonda “Il futuro dei call center tra precarietà e innovazione” ha preso parte anche il presidente INPS, Pasquale Tridico, che ha ricordato tra l’altro la stabilizzazione di ottocento lavoratori dei call center presso INPS Servizi e l’internazionalizzazione del sistema telefonico di contatto con l’utenza. “Internazionalizzazione” ha illustrato Tridico “che è avvenuta grazie a una selezione pubblica volta a tutelare la professionalità e l’esperienza dei lavoratori che da anni gestiscono il servizio”.
INPS, tra i suoi compiti istituzionali, gestisce le misure di sostegno al reddito di questo settore previste dalle Leggi di Bilancio; per il 2023 il Governo ha stanziato 10 milioni di euro per sostenere i lavoratori dipendenti. La stessa Legge prevede, sempre per il 2023, anche lo stanziamento di 150 milioni di euro per l’introduzione di un’indennità di discontinuità a favore dei lavoratori dello spettacolo. E di precarietà in quest’area, allargata alla cultura in generale, hanno parlato i relatori in diversi interventi tra i quali il neoeletto Segretario del sindacato locale Gianluca Daniele, in funzione di padrone di casa: “La cultura, come il turismo” ha spiegato Daniele “deve essere un modello di sviluppo. Un volano per la crescita della città [Napoli, ndr] e dell’intero Mezzogiorno. Bisognerà non perdere il treno dei fondi europei e del Pnrr”. Ai servizi per i lavoratori dello spettacolo INPS dedica un’ampia e articolata area del portale istituzionale ricca di informazioni utili.
Il fenomeno generale del precariato a livello nazionale è permanentemente monitorato da INPS che ogni mese pubblica sul sito istituzionale un report estremamente dettagliato. È infine da ricordare il richiamo al problema che, nel discorso di fine anno del 2022, ha formulato il Presidente della Repubblica: “Allarma soprattutto la condizione di tanti ragazzi in difficoltà” ha detto Sergio Mattarella “Facciamo sì che il futuro delle giovani generazioni non sia soltanto quel che resta del presente ma sia il frutto di un esercizio di coscienza da parte nostra”.
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