Pensioni agricole: appello di INPS per l’aumento delle minime italiane, le più basse in Europa
La cornice è la IX Conferenza Economica organizzata da Cia-Agricoltori Italiani, Confederazione che rappresenta 900mila iscritti tra imprenditori (un terzo) e agricoltori o familiari degli imprenditori (due terzi). I quattro panel dei relatori, introdotti dal titolo dell’evento “Agricolture al centro”, sono costituiti dai massimi vertici della PA e delle principali istituzioni e parti sociali nazionali. Il messaggio è forte e chiaro: le pensioni agricole italiane sono le più basse dell’Europa.
L’appello formulato in questa occasione è al legislatore perché rivaluti concretamente il lavoro di chi ogni giorno lavora la terra. Eppure l’Italia è prima in Europa per numero di occupati: per Confagricoltura (su base dati Istat 2019) 1,125 milioni di occupati. Il Presidente INPS, Pasquale Tridico, è diretto: “Si tratta di un paradosso, perché la produttività del settore è molto elevata. Il comparto ha un’importanza straordinaria, con un valore aggiunto di oltre 33 miliardi di euro e con l’industria alimentare che occupa oltre il 14% del Pil” e prosegue propositivamente “Gli agricoltori dovrebbero avere una valorizzazione diversa. Le 156 giornate all’anno valorizzate si riflettono su pensioni basse. Abbiamo un rateo pensionistico mensile per gli uomini pari a 890 euro e per le donne pari a 553 euro. Il legislatore potrebbe o, forse, dovrebbe intervenire”. La posizione è di appoggio al progetto della Cia “Agricolture al centro” che ha come obiettivo anche quello di promuovere un processo di riorganizzazione dei servizi alla persona riservati ai pensionati e, quindi, accelerare il percorso di salvaguardia e di adeguamento delle pensioni più basse.
Da parte dell’Associazione Nazionale Pensionati (ANP) di Cia-Agricoltori Italiani la richiesta urgente è quella di portare gli assegni delle minime almeno 780 euro, ossia al livello della pensione di cittadinanza. È importante però anche ridurre il carico fiscale sulle pensioni che sono, altro record negativo, le più tassate in Europa, e ampliare la quattordicesima fino a tre volte il minimo attuale; introducendo, infine, un meccanismo di indicizzazione idoneo a salvaguardare il potere d’acquisto. Tutto questo anche alla luce di garantire maggiori tutele per le donne e i giovani del settore, che oggi sono fortemente penalizzati. INPS da sempre dimostra fattivamente grande attenzione e sensibilità verso il mondo dell’agricoltura.
A partire dalle aree del sito istituzionale dedicate ai cassetti previdenziali per aziende agricole e per agricoltori autonomi, e con una nutrita serie di notizie aggiornate, moduli, schede informative reperibili con il motore di ricerca interno. E, per restare sull’attualità di questo sito, ricordiamo la Rete per l’Agricoltura di Qualità. Un tradizionale motto degli Indiani d’America recita: “La terra su cui viviamo non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli”. E mai, come in questi anni di teorizzazione e promozione del concetto di sostenibilità, considerato nel triplice aspetto ambientale, sociale ed economico, si può essere più d’accordo.
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