“INPS x tutti”: in Friuli Venezia Giulia firmato l’accordo con Regione e 11 enti del Terzo settore
Essere concretamente vicini a chi è in difficoltà. Far conoscere i servizi INPS e facilitarne l’accesso. Questi sono gli obiettivi di “INPS x tutti”, il progetto nazionale che vuole: favorire l’integrazione sociale; rimuovere gli ostacoli per l’accesso alle prestazioni assistenziali e previdenziali; tutelare i bisogni sociali ed economici di singoli e famiglie. Il progetto già attivato in grandi città e in alcune regioni del Paese, ora diventa realtà anche in Friuli Venezia Giulia. Questo, grazie all’intesa sottoscritta da INPS con la Regione, le quattro Caritas delle ex province Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone), le Comunità di Sant’Egidio e di San Martino al Campo e cinque gruppi focalizzati sulle donne vittime di violenza: “GOAP”, “Iotunoivoi”, “Da donna a donna”, “Sos Rosa” e “Voce Donna”. Queste ultime promuovono, in particolare, anche il cosiddetto “reddito di libertà”: la misura economica dedicata alle donne che escono da situazioni difficili e sono seguite dai servizi sociali.
“Il progetto INPS x tutti – ha dichiarato il direttore regionale Paolo Sardi – nasce dalla volontà congiunta di raggiungere anche quei cittadini che per diversi motivi sono ai margini del contesto sociale. In particolare INPS x tutti si rivolge a […] tutti coloro che si trovano in situazioni di grave difficoltà economica e personale”.
Anche nel Friuli Venezia Giulia, regione considerabile fra quelle benestanti, il ricorso all’assistenza sociale è cresciuto negli ultimi anni. Dal 2020 al 2022, i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza sono passati da 10.400 a oltre 13mila, con un assegno medio mensile di 467 euro. È diminuita, invece, la percentuale dei richiedenti in confronto al totale nazionale, mentre risulta stabile il bisogno di assistenza.
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