Case per anziani: vivere in appartamenti condivisi. Anche l’INPS tra i promotori
Tra i problemi più importanti della Terza età in Italia c’è quello della residenza. Nel nostro Paese, gli over 65 sono 13,8 milioni e rappresentano il 22,8% dei cittadini. Una risposta all’invecchiamento attivo, che è tra gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, è il Senior Social Housing. Un servizio abitativo in locazione per anziani autosufficienti, gestito da privati o dal privato sociale. Si tratta di residenze non medicalizzate con funzioni private e collettive che incentivano l’aggregazione sociale. Un modello abitativo in linea con quell’economia della condivisione (sharing economy) che vede il passaggio dal “possesso” all’“accesso condiviso” e risponde alla necessità di investire nelle infrastrutture per la coesione sociale.
Inps, con Inarcassa ed Enpap, investe in questo settore con un progetto innovativo. Attraverso il suo fondo di gestione immobiliare Aristotele Senior realizza così la prima operazione di sistema, in Italia, in quest’area di attenzione alla popolazione più avanti d’età.
Il Fondo, gestito da Fabrica Sgr, svilupperà un programma di investimenti da 500 milioni di euro. Restando aperto ad ulteriori contributi di altri investitori istituzionali interessati a partecipare. Un’iniziativa in linea con gli obiettivi del Pnrr in tema di sviluppo di infrastrutture sociali.
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