Pensioni e mobilità: un convegno per capire chi è partito e chi torna in Italia
I numeri parlano chiaro: al 1° gennaio 2021, gli italiani residenti all’estero erano 5.652.080; una quota pari al 9,5% degli oltre 59,2 milioni di quelli residenti in Italia.
Così, mentre il Paese ha perso quasi 384 mila residenti sul suo territorio (dato ISTAT), si è registrato nell’ultimo anno un aumento del 3% di quelli che risiedono stabilmente all’estero.
Ciò significa che l’affermazione secondo la quale l’Italia contava un uguale numero di immigrati soggiornanti nel Paese e di emigrati italiani all’estero oggi, non è più vera. Per presentare questi e altri fondamentali dati sulla situazione migratoria che impatta fortemente anche sui flussi pensionistici si è svolto lo scorso 4 luglio, nella sede istituzionale di Palazzo Wedekind a Roma, il convegno “Italia, pensioni e mobilità: storie di partenze e di ritorni” organizzato da INPS e Fondazione Migrantes, con un confronto sul tema dei pensionati italiani all’estero.
I lavori sono stati introdotti dal Presidente INPS, Pasquale Tridico, che ha ricordato come i flussi migratori siano un fenomeno mondiale e che l’emigrazione può anche essere dovuta dalla volontà di migliorare la qualità di vita. L’Italia, ha sottolineato Tridico, da una parte dispone di politiche di accoglienza, dall’altra assiste alla partenza di lavoratori di ogni età e di pensionati che fruiscono all’estero del proprio trattamento pensionistico. Ciò comporta che il mondo delle pensioni INPS si trova attualmente in una fase di transizione.
È prevedibile che numericamente le pensioni in regime internazionale e quelle in generale in pagamento all’estero aumenteranno consistentemente. Quindi tali prestazioni non si potranno più considerare come una categoria eccezionale o residuale rispetto alla pensione nazionale; diventeranno invece una componente rilevante dell’universo pensionistico italiano. Nel convegno è stato presentato il Rapporto Migrantes che, grazie ai dati offerti dall’AIRE, ha offerto un quadro analitico dettagliato dei flussi internazionali che interessano il nostro Paese.
Le conclusioni sono state affidate al Presidente della Commissione CEI per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes, l’Arcivescovo Mons. Gian Carlo Perego, che ha evidenziato l’importanza dei momenti di analisi e collaborazione tra enti – come la stessa Fondazione e INPS – che hanno il compito di accompagnare le persone che hanno scelto di vivere all’estero.
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