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Reddito e Pensione di Cittadinanza: 33 mesi di contrasto alla povertà, sostegno al reinserimento lavorativo e aiuto agli anziani

Feb 21, 2022 | Inclusione, news

Neonati e ultracentenari, single e componenti di famiglie numerose. Beneficiari di Reddito e Pensione di Cittadinanza (RdC e PdC) sono studenti, lavoratori, inattivi, pensionati e persone successivamente decedute. Per un solo mese o per oltre due anni, questo insieme ampio ed eterogeneo è stato o è ancora accomunato dalla carenza o mancanza totale di reddito familiare.

In quasi tre anni, da aprile 2019 a dicembre 2021, queste misure di sostegno sono state assegnate a 2 milioni di nuclei familiari; per un totale di 4,65 milioni di persone e una spesa complessiva di 19,83 miliardi di euro. Con un importo medio di 546 euro; molto diverso tra i 577 del RdC e i 281 euro della PdC. Fonte di questi numeri è l’INPS in un lungo e articolato report ricco di dati. Tra i quali, quello molto significativo che vede oltre il 40% dei nuclei beneficiari di Rdc/Pdc ricevere anche l’integrazione economica per il canone di locazione della casa.

Per quanto riguarda i nuclei, il 44,7% sono monocomponenti e il 67,3% sono senza minori; quelli con disabili sono il 17%. Il 60% ha percepito più di 18 mensilità e circa il 70% di chi ha cominciato a ricevere il sostegno nel 2019 è ancora beneficiario a fine 2021. Sul fronte degli “occupabili”, il 30% dopo aver chiesto il sussidio ha avuto almeno un contratto. Su 100 soggetti percettori del RdC i “teoricamente occupabili” sono meno di 60, dei quali: 15 mai stati occupati, 25 lo sono stati nel passato e meno di 20 sono “pronti al lavoro”.

Infine, un dato geografico rilevante: 2 destinatari su 3 del RdC risiedono al Sud o nelle isole (67% in termini di persone, 62% di nuclei).

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